Digitalizzazione e Incentivi per le PMI Italiane
Come da consuetudine, a metà anno, arriva puntuale il Report Annuale dell’Istat che da una fotografia istantanea sul quadro economico e sociale del Paese. In particolare quest’anno, il Rapporto ISTAT 2021 analizza la situazione emersa dall’emergenza sanitaria del Covid-19 e ne approfondisce gli effetti sulla società e sull’economia italiana.
Tra i molteplici aspetti affrontati e approfonditi, uno dei più interessanti riguarda la reazione delle aziende italiane alla digitalizzazione durante questo periodo critico, indicando a che punto del percorso siamo, e in quale direzione ci muoviamo.
La transazione digitale nelle imprese e il ruolo delle politiche
Un dato interessante, che ci aiuta fin da subito a riflettere sull’importanza della tecnologia, riguarda il ridimensionamento delle attività durante il periodo pandemico. Durante la crisi dovuta al Covid, solo il 4,1% delle imprese digitalmente mature ha ridimensionato le attività (percentuale più che doppia nelle altre categorie) dimostrando quanto la digitalizzazione avanzata abbia garantito una maggiore reattività.
Un aumento positivo, a livello italiano ed europeo, che si evidenzia in questo report, è quello relativo alla crescita delle imprese rispetto ad alcune tecnologie digitali come software ERP e servizi Cloud.
Nel dettaglio:
- In Unione Europea c’è stata una crescita dal 13% al 24% per l’acquisto di servizi evoluti come software aziendali e potenza di calcolo. In Italia la crescita è stata maggiore, passando dall’11% al 32% per l’acquisto di servizi evoluti come software aziendali e potenza di calcolo.
- Per quanto riguarda l’acquisto dei servizi Cloud, in Unione Europea la crescita è stata dal 24% al 36%, mentre in Italia la stessa crescita è stata maggiore, passando da un 23% arrivando al 59%
Le ragioni di questi dati positivi sono da attribuire a tutte le politiche che hanno favorito l’uso delle tecnologie digitali, come ad esempio il piano per l’Industria 4.0 (oggi Transizione 4.0).
Lo Stato Italiano e l’Unione Europea, mettono a disposizione diversi fondi per rinnovare la tua azienda sotto il punto di vista tecnologico e digitale.
Scopri le ultime iniziative:
- Sabatini : è stata rifinanziata ed apporta un contributo a fondo perduto in un’unica soluzione sul valore dell’investimento: 10,08 % se Sabatini 4.0 – 7,72% se Nuova Sabatini – acquisto beni strumentali, hardware, software, attrezzature, mobili per ufficio e altro.
- Credito d’imposta beni strumentali : acquisti in beni strumentali Industria 4.0 – Fondo perduto 50% sul valore dell’investimento – cumulabile con il fondo perduto Sabatini – oltre al credito d’imposta pari al 20% sui software Ind. 4.0
- Credito d’imposta Formazione 4.0 – Fondo perduto 50% – anno 2020 e 2021
- Credito d’imposta R&S , innovazione tecnologica, Innovazione Digitale 4.0 , Transizione ecologica e Design 2020 : credito d’imposta cumulabile che va dal 12%, 6%, 10%, e 6% dei costi sostenuti – è possibile richiedere il credito entro il mese di novembre 2021
- Bando di Regione Lombardia : Credito Adesso Evolution finanziamento fino a 7 anni di cui 2 di preammortamento, contributi in conto interessi fino al 3%
- Rifinanziamento Fiere Internazionali in Lombardia per MPMI : 2021 e 2022 in attesa di lista fiere aggiornata – contributo fino al 70%
- ON Oltre Nuova Impresa a tasso zero: si rivolge alle micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale. La società non deve essere necessariamente già costituita; anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni. La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni, contributo a fondo perduto 20% non sono richieste garanzie in caso di finanziamenti inferiori a 250 mila euro; I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento; vengono finanziati macchinari, impianti ed attrezzature varie nuove di fabbrica, opere murarie, software e hardware, materie prime, materiali di consumo, acquisto brevetti o licenze d’uso, affitto sede e canoni di leasing, consulenze specialistiche, oneri notarili.